Perché questo blog?

Questo blog nasce per iniziativa personale di donne della più diversa provenienza (la maggioranza delle quali fuori da ogni partito!), con l'intento di sostenere la candidatura di Laura Puppato alle Primarie del Pd, e dunque a un ruolo di governo. E' nostro scopo aiutare a connettersi fra loro le donne che, in diversi ambiti e città, desiderano impegnarsi nel diffondere informazione sulla prima donna candidata a un ruolo così importante, e dedicare un po' di tempo a far conoscere le proposte del suo programma.
La campagna per la partecipazione di Laura alle primarie ha caratteristiche che (fatte salve esperienze come il Movimento 5stelle), sono completamente diverse da quelle delle campagne che abbiamo visto fino qui. Il suo staff è fatto da volontari guidati da 2 sole persone: dipendenti regionali che per darle il loro appoggio hanno chiesto aspettative non retribuite per 2 mesi. I suoi viaggi sono in treno, il suo "ufficio stampa" è la rete. Contando su risorse molto limitate, e non avendo il sostegno di alcuna lobby di potere, lo sforzo di far conoscere questa candidata (e di farla accettare alla competizione delle primarie!) si basa sul lavoro volontario di persone come noi, mosse solo dal desiderio di una rifondazione della politica su basi etiche e realmente paritarie e partecipative.
Noi abbiamo scelto di essere parte di questo sforzo; e la ragione di questa scelta si fonda sulle dimostrazioni che Laura ha dato, in tutta la sua storia politica, di rettitudine, indipendenza e lungimiranza. In sostanza, questo blog esprime la nostra partecipazione a un progetto cui crediamo di dover dare fiducia. 

3 commenti:

  1. bellissimo blog, bellissima iniziativa.
    Io "ho l'aura". Spero che l'abbiano tantissime donne.

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  2. Buongiorno. sono felice che Puppato ce l'abbia fatta. MI sento sin noiosa a raccontare le mie perplessità, perché non ho maturato con chiarezza il mio sentire, molto personale.
    Che potrei riassumere con dubbi. Ma è giusto che una candidata per quanto valevole venga chiamata a calamitare il bisogno di leadership femminile dall'interno di un partito che ha le modalità che stiamo vedendo? Non rischiamo di traghettare e legittimare le primarie (l'ultimo strumentino democratico) per il bisogno che abbiamo di cambiare al richiamo di questa bionda e assai credibile sirena? Non sarebbe ora di diventare più realiste, e anche ipotizzare una leader a partire dalle politiche delle donne? .
    Insomma il modo ha la sua importanza. Ora comunque scrivo a Libertà e giustizia, il salotto buono, per dire che se non la invitano a Milano a raccontarsi sono dei manigoldi.
    saluti e in bocca al lupo
    rossana

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