domenica 7 ottobre 2012

La migliore candidata di sempre: e noi la sosterremo

Tutti contro di lei. Ma noi no. Abbiamo aspettato e invocato a lungo una candidata capace di rappresentare anche le donne. Non una candidata qualunque: una figura che rispondesse al complesso insieme di pre-requisiti che le donne esigono, perché in essi sta la garanzia di una politica alta, e come tale capace di guardare anche a una piena cittadinanza femminile. Requisiti che stanno anche alla base di un nuovo modo di far politica: nuovo perché da un lato animato da spirito di servizio (e non da smanie di potere e tornaconti personali), dall'altro perché guidato da una visione di insieme capace di prefigurare un futuro. Sembrava una mission impossible.
Cercavamo una candidata capace di una visione lungimirante, connotata in primis da onestà ed efficienza, e che esprimesse priorità fortemente legate a una politica dei servizi, a un'idea di economia equa e capace di creare lavoro e ricchezza valorizzando le persone e l'ambiente. 
Ma trovarla non era facile. Tante di queste donne esistono e si impegnano duramente nei più svariati campi, e anche in politica; ma purtroppo nessun partito ha mai avuto interesse a esprimere simili figure, e tantomeno a candidarle a posizioni di governo. 
Ma ecco che finalmente una di loro ha deciso di sfidare muri di gomma e tetti di cristallo per farsi avanti, affrontando la resistenza degli apparati a ogni spinta di innovazione e rinnovamento. La donna disponibile a candidarsi che cercavamo è comparsa: è Laura Puppato, una donna che ha dato prova in tutta la sua storia politica di saper mantenere le proprie promesse. Milita in un partito storico, ma restando estranea a ogni logica di corrente, dimostrando rettitudine, autonomia e forza interiore. E forse proprio per questo è stata attaccata da tutti, a partire dal suo stesso partito, che all'assemblea nazionale le ha posto condizioni quasi invalicabili, e dai media, che hanno steso su di lei una coltre di silenzio. 
Per la sua campagna, a parte ottime idee e una storia trasparente, ha mezzi modesti; non ha media amici, né finanziatori o sponsor importanti che la sostengano. Bene, la sosterremo noi. Non siamo donne di partito né simpatizzanti di una particolare formazione; siamo di ogni genere di storia e provenienza, e abbiamo deciso di darle tutto il nostro appoggio.
Lo facciamo coerentemente con le aspettative che le donne hanno sempre espresso e perché crediamo che sostenerla sia nell'interesse di tutte noi e di tutti coloro (siano uomini o donne) che aspirano a una classe politica seria e a una società più equa.
Amiche e amici che ci leggete, se anche voi siete indignati per lo sbarramento senza remissione che si sta facendo contro Laura, per favore firmate la petizione che trovate QUI.
E se anche voi volete sostenerla attivamente, collegatevi a questo blog; scriveteci se volete aprire un gruppo di sostegno, o se ne conoscete uno già attivo: tutti saranno segnalati anche qui.

8 commenti:

  1. Noi ci siamo, ovviamente. Grazie per avere utilizzato anche nostri contenuti, sono queste, le cose che ci fanno pensare che il nostro lavoro non sia inutile.
    Siamo certe che tante donne raccoglieranno l'appello di questo blog; ma.. sarebbe bello se anche e soprattutto le donne del PD (anche quelle che non voterebbero Laura!) si adoperassero perché lei abbia la possibilità di partecipare.

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  2. Vengo a sapere che per presentare la propria candidatura alle primarie Laura ha ora bisogno urgentemente di almeno 95 forme di delegati del PD.
    Ora rifletto ad alta voce:
    - dal momento che sono state cambiate regole statutarie del PD per consentire la candidatura di altri e che la cosa ha perlomeno dimostrato una certa persistenza del metodo democratico in seno ad un partito che va comunque profondamente rinnovato
    - che Laura Puppato sarebbe la prima donna candidata premier (e non è davvero poco dopo 20 anni di berlusconismo e tentativo di riduzione del ruolo della donna a quello che abbiamo visto e sappiamo!)
    - che Laura Puppato è una dirigente del PD, distintasi per fatti concreti che prefigurano, eccome!, questo rinnovamento
    - che Laura Puppato, proprio su argomenti centrali di una nuova visione dell'impegno politico in questo stanco paese, sta raccogliendo consensi anche da parte di elettori che sono stanchi dei giochetti (e che se i giochetti dovessero prevalere alle primarie - e anche dopo - a votare non ci andranno proprio)
    - che Laura Puppato dimostra, come scritto qui sopra, rettitudine, autonomia e forza interiore (a chi abbia qualche dubbio basterà vedere i suoi interventi pubblicati in rete rete per segnarne l'assoluta differenza con i ladri e furbetti che imperversano ora che gli scandali vengono a galla a mazzi)

    sarebbe buona cosa che

    - il segretario e i 948 delegati (di cui 389 donne) firmassero per consentire tale candidatura, indipendentemente dalla loro intenzione di votarla alle primarie.

    Il gruppo che l'appoggia dunque, o lei stessa, farebbero dunque bene a scrivere 4 righe ai delegati e a chiedere quella firma…
    Naturalmente si dovrebbero poi mettere online i nomi di chi la rifiuta e il loro perché. Cosi si saprà chi agisce almeno in sintonia con il volterriano "Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere" e chi invece continua a tenere il partito lontano dalla gente, con dirigenti centrali inamovibili nella torre d'avorio, che non mettono piede sul territorio se non per fare campagna elettorale.

    Grazie

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    1. Grazie!! veramente interessante..
      credo che faremo tesoro del tuo contributo :))

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  3. anche noi ci siamo! e per prima cosa mettiamo nel nostro blog il bollino con il vostro link
    diamoci da fare!

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  4. Complimenti per il blog e la decisione di sostenere Laura in un'impresa che oggi appare veramente titanica,tanto più che perfino l'assemblea di Paestum dei giorni scorsi (800 donne !) non ha trovato il coraggio di invitare Laura o comunque di presentarne e sostenere la candidatura. Neppure le donne riunite per quell'importante evento hanno capito quanto sia indispensabile che le donne siano presenti in ogni occasione di dibattito, in ogni luogo e momento decisionale per portare la loro rabbia e la loro sensibilità, la loro condanna e le loro proposte PER UN FUTURO IN CUI LA VIOLENZA verso l'altro, il diverso da te per genere, per orientamento sessuale, per cultura, per il colore della pelle, per il credo politico o religioso, SIA FINALMENTE CONSIDERATO TABU' E SI AFFERMI LA CIVILTA' DEL RISPETTO. Questo è il senso più profondo del mio appoggio alla candidatura di Laura Puppato nelle primarie del centrosinistra e piacerebbe anche a me( come è stato scritto in un precedente commento) che le donne e gli uomini del PD, a partire dai membri dell'Assemblea Nazionale per finire agli iscritti, lo comprendessero e consentissero, con la loro firma a sostegno della sua candidatura, di parteciparvi a pieno titolo. NON C'E' MOTIVO PER NON FIRMARE, CHI FIRMA NON E' TENUTO A VOTARE PER LEI, MA SI DICHIARA SOLO FAVOREVOLE ALLA SUA CANDIDATURA, ALLA SUA PARTECIPAZIONE ALLE PRIMARIE. I DEMOCRATICI VERI RIFLETTANO !

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    1. Ci sono troppe femministe desiderose di assumersi il potere ,hanno come sostegno la rabbia e la volonta' di dimostrare che sono migliori degli uomini ( vedi Polverini) . Credo che per governare occorra onesta' e capacita' e fermezza , e queste non sono solo prerogative delle donne !

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    2. Grazie Giovanni per il tuo commento e per il tuo sostegno a Laura - e dunque anche a noi :))
      ma attenzione! ci risulta invece che Laura a Paestum sia stata invitata: ma le date purtroppo si sovrapponevano esattamente con un impegno per lei irrinunciabile (l'assemblea del pd a Roma); altrimenti sarebbe venuta e avrebbe potuto parlare come tutte. Non potendo venire ha inviato un saluto, che è stato pubblicato sul blog dell'evento, lo trovi qui:
      http://paestum2012.wordpress.com/2012/10/08/la-lettera-di-laura-puppato/
      Per il resto.. forse hai inteso male il messaggio di Paestum, e il senso di quel raduno (cosa comprensibile); non si tratta certo di "mancanza di coraggio", né di chiusure aprioristiche. Riguardo alla discussione, il raduno di Paestum aveva semplicemente modalità diverse da quelle a cui siamo abituati. Le donne, come dici, "riunite per quell'importante evento", non è che non capiscano "quanto sia indispensabile che le donne siano presenti in ogni occasione di dibattito", anzi! ma la cosa è molto più complessa.. :)
      molte di loro esprimono (e anche giustamente) un disagio rispetto ai modi e ai luoghi di una politica che è declinata solo al maschile (e resta tale anche quando a farla sono presenti donne), e dunque è legittimo anche lo sforzo di cercare spazi "altri". Altre sono rimaste deluse che in quella sede non si entrasse nel merito della candidatura di Laura, ma hanno capito che forse non era la sede adatta per discutere di quello, si sarebbe tolto spazio ai temi su cui quell'incontro, 36 anni dopo lo storico raduno del 1976, era stato organizzato. Altre pensano che si potesse fare entrambe le cose.. insomma: era una vera "casa delle differenze", e anche per questo molto interessante.

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  5. apri bocca, e prendi fiato - e poi, guarda qui..
    http://aproboccaenidofiato.blogspot.it/2012/10/cedesi-firma-per-le-primarie-del-pd.html

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