domenica 14 ottobre 2012

Primarie del Centrosinistra: se la partita è truccata


Perfino Laura, nota per la serena equanimità zen con cui affronta le cose.. ha soglie di pazienza - e sono state superate. E così oggi parla chiaro e senza peli sulla lingua:
"Non mi piace il PD del Gatto e la Volpe. Non è il mio PD, quello che mi sta a cuore e per il futuro del quale ho deciso di concorrere alle primarie. Un PD nel quale, a parole, si danno ampie rassicurazioni relativamente alla tutela del diritto alla partecipazione dei candidati e, nei fatti, si pongono continuamente ostacoli alla presentazione di candidature da parte di chi è fuori dal circolo dei soliti noti. Perché è questo che sta succedendo. 
Esempi? A tutti noi candidati del PD, per sostenere la nostra candidatura, è stato chiesto di raccogliere 95 firme tra i delegati all’Assemblea Nazionale o, in alternativa, le firme del 3% degli iscritti al PD (18.000 persone). Il tutto in una settimana, senza fornire tempestivamente i riferimenti telefonici e mail dei delegati. Impresa durissima ma ci stiamo riuscendo.
Ma, sabato, è stato deciso che, oltre a quanto sopra, i candidati debbano in soli dieci giorni  (entro il 25 ottobre) raccogliere anche 20.000 firme di elettori di centrosinistra, riconosciuti non si sa bene come, con il limite di non più di 2.000 a Regione. Come se non bastasse, il metodo di raccolta considerato valido (originale, fax) non è ancora stato deciso. E’ assurdo.
Se dovessimo riuscire anche in questa nuova difficilissima prova, ci dobbiamo aspettare qualche altra nuova regola per (s)favorire la presentazione di fastidiose candidature?”

Le regole fissate dall'assemblea dei delegati del PD, dunque, improvvisamente, allo scadere del termine entro cui gli aspiranti candidati le dovevano soddisfare, CAMBIANO.
E di questo Bersani è pure orgoglioso.
Hai trovato il 95 delegati che ti supportano? Bè, ora trova 20.000 firme in 10 giorni. Ma i moduli per raccoglierle non li avrai subito.. arriveranno mercoledi, così i giorni diventano 7... E non puoi raccoglierle dove vuoi, e nemmeno proporzionalmente all'importanza delle regioni: che tu sia in Lombardia o in Abruzzo, non puoi superare le 2000 firme per ogni regione.  
Ora, non so cosa ci sia nelle menti dei burocrati, ma a noi non pare corretto cambiare una settimana dopo le regole fissate dall'assemblea. Ci si può obiettare che Bersani ha avuto la delega per trattare con gli alleati le regole per il loro ingresso. Ma allora non doveva trattare quelle, invece di ri/trattare su quelle già date (e anche queste con inammissibile ritardo!) a chi si vuole candidare per il PD? Inoltre, la richiesta in sè sarebbe ragionevole, se solo fosse stato dato più tempo, ma non riusciamo a capire il senso di questo termine impiccato, che può essere fatale per chi non ha a disposizione denaro e apparati forti.



5 commenti:

  1. Mi auguro che si rendano conto in tempo che bisogna fare un passo indietro e restituire ai candidati del Pd le opportunità stabilite con le regole dell'assemblea del 6 ottobre. Regole che davano già obiettivi molto difficili da superare; raddoppiare il carico con così poso tempo davanti, è oggettivamente un'esclusione senza appello. Il Pd sembra non percepire l'emorragia di elettori che subirà, sembra un Titanic che va cieco e spensierato contro il disastro.

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  2. bzzzzz.. ora mi incazzo e vedi che bzzzbzz :-((

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    1. zzzzzzzzz zzzzz .. sincronizziamoci tutti e assordiamoli!! http://www.youtube.com/watch?v=5osXHiMm9-s&feature :DDD

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  3. Questa è la politica maschile, fatta dai maschi da sempre e che da sempre trasferisce la guerra a qualunque livello, come unica modalità per la soluzione dei problemi: intesi sempre come problemi individuali, dei singoli che tentano di sopraffare i singoli, senza nessuna percezione dell'appartenere a un organismo che ci comprende tutti e che deve prevalere. Chi se ne rende conto e lotta per questo, da Socrate a Gandhi, viene soppresso. E infatti sia detto senza nessuna animosità contro gli "uomini": conosco uomini ben più inclusivi e "femminili" di tante donne; né pretendo che le donne siano brave persone per definizione. Però è un fatto: la "politica" la fanno gli uomini, escludendo da sempre le donne, e portando nel baratro il bene comune.
    Altro che "italia bene comune", slogan, come sempre.
    Ma di certo io non voterò più. Se non si decidono a fare spazio a gente come Laura possono andare tutti all'inferno da soli, senza che li votiamo; tanto all'inferno con loro ci finiamo comunque, ma almeno non li avremo votati.

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  4. chissà.. forse non è tanto "questa" partita che è truccata, ma tutta la politica attuale, ormai incriccata in meccanismi perversi. Davvero contiamo su Laura per inaugurare qualcosa di nuovo. Senza avere paura di non farcela: le sue parole d'ordine sono forti, lei è molto competente, tutta la sua storia testimonia delle sue capacità. Comunque vada, questa battaglia non sarà stata inutile.

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