Dal 16 ottobre Laura Puppato, avendo consegnate, come richiesto ai candidati, le firme di 95 delegati dell'assemblea, è ufficialmente la terza candidata del PD alle primarie del Centrosinistra. La mattina dopo, però, abbiamo guardato i giornali, e praticamente nessuno ha nemmeno dato la notizia. Idem il giorno dopo: e cioè oggi. Nel Corriere della Sera pagine e pagine dedicate alle Primarie del Centrosinistra, con Renzi, Bersani, Vendola, Tabacci, chi è d'accordo e chi è contrario, chi vota chi, chi vota e chi no. Ma su Laura, neanche ora, nemmeno una riga (forse abbiamo cercato male? in tal caso grazie per dirci dove se ne parlava). Stesso identico panorama oggi, a partire sempre dal Corriere. Bella completezza di informazione, per essere sul "più autorevole quotidiano italiano". In questo fitto buio mediatico, e in meno di 7 giorni, i suoi sostenitori devono ora raccogliere le firme di 20.000 cittadini per non far decadere la sua candidatura (e poi non si neghi che le donne devono fare il doppio di fatica degli uomini, in qualunque campo. Diciamo pure almeno dieci volte di più!).
Una disinformazione che si ripete tutti i giorni, su quasi tutte le testate - tranne rare note su Repubblica e sporadiche eccezioni tv o su testate regionali. Ecco, la notizia è questa: Laura continua a essere bandita dall'informazione, come accaduto fin dal primo giorno. E non si osi affermare che "non fa notizia": perché una notizia che i cittadini hanno il diritto di ricevere, per poter esercitare il proprio diritto di scelta, è una notizia.
Primo dovere, per una stampa degna di questo nome, è trasmettere correttamente, e senza pesantissime discriminazioni, proprio le notizie che stanno alla base di questo diritto di scelta, che è fondamento della democrazia stessa.
vero: data la situazione, bisogna lavorare il doppio.. forse il triplo o il quadruplo, per farcela; ma poi la soddisfazione sarà moltiplicata di conseguenza! avanti tutta, senza paura. :)
RispondiEliminaio sto a Napoli e lavoro nel volontariato, cos'è la corruzione lo conosco bene e ho imparato questo: chi non è disposto a spartirsi la torta, viene chiuso fuori dalla sala da pranzo.
RispondiEliminaVai a cercare di dirlo, che in certe sale si dovrebbe solo lavorare e cucinare per gli altri, non mangiare, e ti infilano il tovagliolo in gola, ma sono d'accordo: noi proviamoci. Nunziella